I miei strumenti

Classico contemporaneo.

Frédéric Noharet

Costruisco seguendo il mio personale istinto, ed oggi propongo una liuteria moderna, dinamica e innovativa.
Che guarda al futuro, pur rispettando i canoni dell’antico metodo cremonese.
Antonio Stradivari stesso ci ha mostrato la strada, sperimentando e discostandosi vistosamente dalla liuteria di Nicolò Amati, suo maestro e già miglior liutaio del tempo.
L’aver trovato un metodo sicuro e coerente per realizzare strumenti di alta qualità mi ha mostrato quanta fantasia perdiamo nel focalizzare l’attenzione su pochi modelli copiati ormai da due secoli.
Dal mio punto di vista, oggi sono i miei modelli originali a ispirarsi pienamente alla tradizione.
Nascono dal dialogo con il musicista che mi commissiona l’opera, che io poi disegno come un architetto e costruisco come un artigiano.

Ogni mio strumento è accompagnato da un certificato di autenticità, un documento che ne garantisce l’unicità e la qualità.
Per rendere questo certificato unico ed irriproducibile, proprio come uno strumento, inserisco a mano tutte le informazioni.
Le misure e un testo di presentazione dello strumento accompagnano le fotografie, che garantiscono l’identificazione dello strumento.

certificato di autenticità degli strumenti
certificato di autenticità compilato a mano
dettaglio certificato

Federico De Mori

Federico De Mori è il mio passato classico, a cui sono molto affezionato.
Il “Frederic della Mori” (dal cognome Mori di mia moglie) è lo spirito italiano, il primo capitolo della mia storia di liutaio.
Gli strumenti che fino al 2015 ho firmato con questo nome sono l’espressione dello stile classico cremonese e sono costruiti secondo il metodo tradizionale di questa scuola.
Dopo il diploma a Cremona, ho passato gli anni della formazione sul campo a ipotizzare i gesti e la tecnica di un liutaio italiano del XVI secolo, convinto che i mezzi e le conoscenze dell’epoca fossero sufficienti a ottenere strumenti di altissima qualità.
Ho immaginato tanto di essere un italiano del ‘500, che ho finito col desiderare di averne anche il nome.